Da Suburra a Mafia Capitale: Massimo Carminati nella realtà è davvero il potentissimo boss che ha ispirato la figura di Samurai? Cosa hanno in comune e soprattutto cosa non hanno in comune le due figure.

Finzione e realtà, si intersecano in Suburra. Il romanzo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo, che racconta la malavita e la corruzione a Roma. Diventanto un film e una serie televisiva di successo prodotta da Netflix, Suburra arrivata alla sua terza stagione. Tra i personaggi presentati nel libro, rimane al centro della trama Samurai. Figura volutamente e chiaramente ispirata alla figura di Massimo Carminati. Il ‘Cecato’, così chiamato per aver perso un occhio in un conflitto a fuoco con la polizia, già analizzato e conosciuto come ‘Il Nero’ nella serie Romanzo Criminale prodotta da Sky.
Cosa hanno in comune Samurai e Carminati…
Ma cosa hanno in comune il Samurai di Suburra e il Massimo Carminati di Mafia Capitale? Ne abbiamo già parlato in altri articoli. leggendo le sentenze di primo e secondo grado, Alcuni elementi tornano in maniera ricorrente rimbalzando tra gli atti dell’inchiesta e la fiction, rappresentando una sostanziale equivalenza: la pompa di benzina dove Carminati/Samurai gestiva affari e faceva incontri, addirittura nella serie si sente pronunciare la famosa teoria sul ‘Mondo di Mezzo’ pronunciata da Carminati in un’intercettazione.

Nella serie Samurai, parlando con il consigliere comunale corrotto Amedeo Cinaglia, afferma di governare Roma. Samurai è una sorta di eminenza grigia della Roma criminale, non succede nulla senza che lui lo sappia, media lui gli affari che contano, incute timore e rispetto. Si sente talmente potente da girare da solo in scooter, nonostante i tanti nemici, si muove con disinvoltura tra parcheggi deserti per incontri loschi e le stanze del Vaticano.

Poco o niente in comune
Ma cosa c’è di vero in questa immagine? Secondo quanto scritto nella sentenza di primo grado (che ha visto la condanna di Carminati a 20 anni di carcere) poco o nulla. In tre anni d’indagine sono circa una decina gli episodi criminali riferiti a Carminati e al suo gruppo. Estorsioni e usura di piccole cifre, all’interno di una ristretta cerchia di persone provenienti tutte dalla medesima estrazione. Azioni criminali di basso livello tuttosommato.
Per i giudici Carminati è un boss mafioso e ‘Mafia Capitale’ è un’associazione mafiosa. Però mentre Samurai assomiglia ad un vero boss di Mafia con all’occorrenza un esercito armato; Nei fascicoli non si parla di armi ed esercito per Carminati.
Carminati viene riconosciuto un Boss ma molto più in virtù della sua lunga carriera e non in virtù del suo ruolo apicale nella criminalità organizzata romana.
Per tirare le somme: Massimo Carminati non solo non governava Roma, ma forse non era neanche un Re, nonostante sia stato riconosciuto come un mafioso.
Suburra chiude con la terza e forse ultima stagione
Si ringrazia Fanpage.it dalla quale prende ispirazione l’articolo