Tutti conosciamo il Professore e la sua banda; tutti abbiamo visto e rivisto la Casa di Carta o La Casa de Papel come direbbero gli spagnoli.
Tutti quanti noi conosco bene ogni componente di questa meravigliosa serie ma più di tutti ogni spettatore in tutta Europa conosce e ha cantato “Bella Ciao”.
Bella ciao è una canzone di lotta cantata dai simpatizzanti del movimento partigiano italiano dopo la seconda guerra mondiale che combatterono contro le truppe fasciste e naziste.
Anche gli storici della canzone italiana Antonio Virgilio Savona e Michele Straniero hanno affermato che Bella ciao fu poco cantata durante la guerra partigiana e venne diffusa nell’immediato dopoguerra. Ancora oggi è cantata in tutto il mondo.
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Il Legame con la Casa di Carta
Oggi la Canzone si è legata in modo indissolubile alle avventure del Professore e alla loro lotta contro il sistema.
Il motivo della scelta di questa colonna sonora lo ritroviamo sia all’interno della stessa serie; Infatti il Professore racconterà di averla ascoltata da suo nonno; che aveva combattuto contro le truppe Nazi-Fasciste.
Il Professore spiega pure il senso della loro resistenza. La resistenza al potere economico delle banche centrali; la crisi del 2008 americana e poi la crisi in Europa; e la volontà delle Banche centrali di fare ciò che vogliono con i soldi.
Spiegherà infatti in una scena al l’
Il Professore racconta di come, per più volte, la Banca Centrale Europea abbia stampato denaro, solamente per dare un'”iniezione di liquidità” alle banche. Ecco; il Professore e la sua banda, con la sua rapina, hanno pensato di dare un’iniezione di liquidità, ma a chi ne aveva più bisogno: ultimi, reietti, persone senza una seconda possibilità.
La vità del Professore stesso rappresenta da sempre la resistenza, alle difficoltà e al dolore che la vita stessa può infliggere.
Lo Sceneggiatore racconta il suo rapporto con ” Bella Ciao”
Ma come Bella ciao è entrata ne La casa di carta lo ha raccontato anche lo sceneggiatore Javier Gomez Santander in un’intervista a Repubblica. “La prima volta in cui ho cantato Bella ciao è stato all’Università. Gianluca, uno studente italiano in Erasmus, aveva una chitarra e la cantavamo tutti insieme. Cantare Bella ciao era il punto più alto di tutte le feste. E da quel momento l’ho sempre usata per darmi coraggio”. “Mi piace il significato di questa canzone, la lotta che porta con sé. Un giorno mi sono svegliato con il pensiero fisso della serie che mi tormentava e ho deciso di metterla su. Ho capito che Bella ciao e La Casa di carta condividevano l’anima. Ho gridato: siamo partigiani”.
Testo Completo della Canzone
«Una mattina mi son svegliato
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
una mattina mi son svegliato
ed ho trovato l’invasor.
O partigiano portami via
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
o partigiano portami via
che mi sento di morir.
E se io muoio da partigiano
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
e se io muoio da partigiano
tu mi devi seppellir.
E seppellire lassù sui monti
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
e seppellire lassù sui monti
sotto l’ombra di un bel fior.
Tutte le genti che passeranno
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
Tutte le genti che passeranno
diranno che bel fior.
E questo è il fiore del partigiano
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
e questo è il fiore del partigiano
morto per la libertà.»