MILAN – LICENZIATO BOBAN
Zvone Boban licenziato. La lettera gli è stata recapita venerdì, sabato alle 18 il club ga ufficializzato con una nota: «Ac Milan conferma di aver comunicato al Signor Zvonimir Boban la risoluzione del contratto con effetto immediato per il ruolo di Chief Football Officer del Club» si legge. Dopo i ringraziamenti e gli auguri di rito al croato «per il suo operato in questi 9 mesi», il Club conferma piena fiducia in Stefano Pioli e l’amministratore delegato Ivan Gazidis ha aggiunto che il tecnico «e il suo staff stanno facendo un ottimo lavoro, migliorando costantemente il rendimento della squadra, e godranno del nostro massimo sostegno, in un contesto così difficile per l’intero Paese». «Il club conferma piena fiducia in Pioli e guarda con ottimismo alla seconda parte della stagione, con la determinazione di continuare il percorso di crescita per tornare ai vertici
del calcio mondiale con un progetto coerente con i parametri del Fair play finanziario».
La decisione di mettere Boban alla porta era già stata presa a inizio settimana, mancava il decisivo passaggio formale. Eccolo: dopo soli nove mesi il croato è fuori dal Milan, lascia l’incarico di chief football officier. Ma, in fondo, che fossimo alle battute finali lo si era capito già ieri pomeriggio, quando l’ad Ivan Gazidis si è presentato da solo a Milanello. Unico dirigente. Non c’erano né Boban, né Maldini, né Massara. Nessuno dell’area tecnica. Solo l’ad. A prova del fatto che ora il Milan è davvero nelle sue mani. Solo e soltanto nelle sue mani. Così come gli ha chiesto la proprietà, che nei giorni scorsi è stata chiarissima: massima fiducia nei suoi confronti, ma serve un salto, un passo in avanti, nella gestione complessiva del club.
Ora che non avrà più bandiere al suo fianco, sarà il manager sudafricano a giocare la partita da titolare. Maldini? L’ex capitano non ha ancora preso la sua decisione, l’ipotesi più probabile è che per senso di responsabilità nei confronti del Milan andrà avanti fino a fine stagione. Ma non un giorno di più. Per forza di cose. Su Ralf Rangnick, Maldini si è già esposto in maniera molto netta, dicendo che «non è da Milan». Se davvero il prossimo allenatore alla fine sarà proprio il tedesco, è chiaro che una convivenza fra i due sarebbe impensabile. A proposito di allenatori, va sottolineata una volta di più la professionalità di Pioli. Che in mezzo a questo terremoto continua ad andare per la sua strada, pensando solo e soltanto al campo e alla squadra, senza mai lagnarsi, nemmeno con gli amici.
Ieri il tecnico rossonero ha avuto un colloquio di un quarto d’ora con Gazidis, che gli ha ribadito la stima reale di dirigenza e proprietà e lo ha esortato a dare il massimo senza farsi condizionare dal caos societario. È quello che sto facendo, la risposta di Pioli. Che ha apprezzato, ma che è uomo di mondo e ha capito l’aria che tira: sa che Gazidis si guarda in giro, che valuta Rangnick e non solo. Una cosa è certa: se Pioli vuole avere qualche chance di conferma, deve riportare il Diavolo in Europa. Contro il Genoa domenica il Milan dovrà però fare a meno di Donnarumma, ancora alle prese con la distorsione alla caviglia della partita di Firenze. «Voglio fare un grande Europeo con l’Italia e diventare il portiere più forte del mondo» ha raccontato Gigio a Rivista Undici. Che riesca a diventarlo giocando nel Milan è però tutto da vedere. Il suo futuro resta un rebus, il contratto scade fra soli 15 mesi e al momento non c’è una vera trattativa per il rinnovo. Ogni giorno che passa, il suo agente Raiola guadagna potere contrattuale. Toccherà a Gazidis venirne fuori. Fra la questione Gigio e il dossier Ibra, le grane sono parecchie e serie. In bocca al lupo.
FONTE:https://www.corriere.it/sport/20_marzo_07/milan-licenzia-boban-tutti-poteri-mano-sudafricano-ivan-gazidis-5320be84-6007-11ea-96d2-d1c7db9c0ec3.shtml?intcmp=exit_page