La serie originale Netflix Mindhunter è tratta dal libro Mindhunter – La storia vera del primo cacciatore di serial killer americano, scritto dall’ex agente FBI John Douglas. Nonostante nelle prime due stagioni siano stati tanti i nomi presenti negli episodi, mancano ancora tanti altri criminali nominati dall’ex-agente nel suo lavoro. Secondo un’analisi di Collider, ecco quali potrebbero essere i potenziali serial killer che incontreremo nella prossima stagione.
ROBERT HANSEN

Conosciuto come Butcher Baker, perché era un fornaio professionista, Robert Hansen era responsabile del rapimento, dello stupro, della tortura e dell’omicidio di almeno diciassette donne nella desolata Alaska. La sua attività di assassino seriale è stata documentata tra il 1977 e il 1983. Hansen adescava le sue vittime con una proposta sessuale, quindi mostrava loro una pistola per spaventarle, prima di portarle a casa per violentarle e torturarle. Dopo di che, le portava nel bosco con il suo aereo privato, le denudava, le bendava e le liberava nella foresta, per cacciarle come si fa con gli animali selvatici.
L’agente Douglas fu invitato a consultare il caso dopo che una vittima, Cindy Paulson, fuggì da Hansen prima che potesse portarla nella sua cabina. Quando la polizia ha interrogato Hansen, il suo (falso) alibi e i suoi modi mansueti lo hanno portato fuori dal gruppo sospetto. Fu il profilo di Douglas su Hansen a indurre gli investigatori a ripensare Hansen come sospetto.
TED BUNDY

Ted Bundy è uno dei serial killer più famigerati perché, a detta di tutti, era insospettabile. Era uno studente di legge di bell’aspetto senza precedenti penali, che spesso attirava le giovani donne fingendo di essere ferito e bisognoso di assistenza. Bundy era stato inizialmente condannato solo per rapimento. Dopo un processo in panchina di quattro giorni nello Utah nel 1976, fu dichiarato colpevole e condannato fino a quindici anni di prigione. Prima della fine dell’anno, fu accusato dell’omicidio di Caryn Campbell e infine trasferito in Colorado per essere processato. Nel 1977 fuggì durante un’udienza preliminare e rimase in libertà per sei giorni prima di essere catturato. Fuggì di nuovo il 30 dicembre 1977 e passarono diciassette ore prima che i carcerieri si rendessero conto della sua fuga Alla fine è stato catturato il 12 febbraio in Florida, lasciando sulla sua scia almeno tre studentesse morte e altre tre che erano state gravemente picchiate. Alla fine fu dichiarato colpevole di tutti e sei i crimini e condannato a morte per gli omicidi.
fonte:https://movieplayer.it/news/mindhunter-3-serial-killer-potremmo-vedere-prossima-stagione_70402/